Di acqua nella painura lombarda se ne trova ancora in abbondanza.
Molta di questa proviene da un fenomeno unico al mondo chiamato "risorgiva", una sorgente di acqua dolce di origine naturale, tipica dei terreni della piana alluvionale, a volte fatta emergere dall'uomo attraverso innumerevoli canali, che secoli fa furono costruiti per il trasporto di cose e persone, o per l'irrigazione.
Già da tempi molto antichi si è poi sviluppata una geniale applicazione, che prevedeva lo sfruttamento dell'energia di caduta e scorrimento dell'acqua attraverso la costruzione di un dislivello su 2 piani e di una ruota con pale, verso cui veniva incanalata l'acqua.
La forza di movimento dell'acqua, unita all'effetto delle pale, creava un'energia che poteva essere usata ad esempio per la macinazione dei cereali, il taglio del legname, la battitura del ferro, sollevando l'uomo da una mole di lavoro enorme.
Nascevano i Mulini.
A Segrate, lungo una roggia di derivazione del Naviglio Martesana, se ne costruirono diversi, la cui presenza, rilevaa nelle mappe degli archivi storici, risale a 500 anni or sono.
I mulini ad acqua hanno condizionato per secoli la vita nella realtà lombarda e sono considerati una leva culturale dal valore socio-economico importante.
In particolare è stato fatto oggetto di restauro il Mulino dei Pini in via Cassanese 203, a Segrate, un tempo appartenuto ai conti Ca....
Il proprietario attuale ha cercato di conservare la struttura del vecchio mulino e i suoi muri antichi, mantenendo l'originale patina del tempo, in un contesto ormai molto urbanizzato.
Si è poi impeganto per dare una nuova funzione produttiva inserendovi l'attivitò di un ristorante, per permettere la conservazione e rendere fruibile il vecchio mulino.
